17/02/10

Monolocale, vista terra, modiche pretese

vista della terra dalla finestra appena montata sulla stazione orbitale
E’ che vieni preso dalla stanchezza.
Ormai non fa più notizia. Al mattino, e lo giudichi un buon segno, non accendi nemmeno più la tele per non essere annichilito, appena sveglio, dal tono esagitato dello speaker (al quale devono aver detto che in tal modo si ottiene il massimo effetto) che sciorina il solito copione.

La partita è in mano ai giudici. Un overdose di giudizio. Tutto si giudica, affinché poi non cambi nulla. Cosi sopporti di schiantare il cerchione della tua auto su una buca, che d’accordo avrà anche piovuto, ma nessuno ti leva dalla testa che concedere lavori di manutenzione consentendo il 37% di ribasso equivale ad un’autorizzazione preventiva a lasciarsi fottere. Soldi pubblici. Soldi di tutti, che finiscono nelle tasche di pochi. Qualcuno rispolvera termini desueti: ladri.
Il senso del possesso che prima di essere pre-alessandrino, è di un’attualità devastante, specie quando è free, e sostanzialmente impunito.
La corte dei conti denuncia un aumento della corruzione. Buongiorno !
Dove vivono questi signori ? Che vita fanno, di cosa si occupano ? Che strumenti hanno per contrastarla ?
Che casino.
L’effetto è quello di un sonoro e liberatorio “ma annàtevene aff…..”, la vita ridotta ad una corsa a pagare tutto a fine mese. Un ingranaggio micidiale. E cosi ci sentiamo Simone Cristicchi, e troviamo interessante che si aprano finestre.
Questa, la più esclusiva (made in Italy, of course) che di viste ce ne intendiamo, vista mare, vista tangenziale, vi sta bene !

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