04/01/12

Surprise

cani barbone di taglie diverse















E' convinzione diffusa che la voglia di cazzeggio tenda ad aumentare con l'incedere degli anni.
Dev'essere quanto mi sta capitando.
Da mesi condivido l'abitazione con un esemplare femmina di barboncino toy. Una sorta di comodato d'uso cui mi ha inchiodato mia figlia (proprietaria de facto) ma sostanzialmente la mia ex, stanca delle lamentele del condominio, per i continui guaiti quando loro sono forzatamente assenti (scuola e lavoro) dalla loro abitazione.
La convivenza è splendida, ma questa è un'altra storia.

Ieri pomeriggio, passeggiando su una via commerciale dell'Eur, tenendola al guinzaglio mi sono soffermato davanti alle vetrine di un negozio. Al suo interno, con tutta la regalità che gli si conviene, un esemplare di barbone, nero come la mia, stava adagiato nei pressi della vetrina.

Stessa razza, diversa la taglia.
Ed è scattato il link. Il film che mi sono fatto in una manciata di secondi è il seguente. Dietro adeguata caparra (il mio cane, la mia patente, un assegno...?) ottenere il barbone in prestito.
Metterlo in macchina. Recarmi nei pressi dell'abitazione della ex. Citofonare. Chiederle di scendere per prendere il cane (operazione di rito: dove vive la possibilità di trovare un parcheggio è pari a quella di vedere crescere il PIL nell'anno appena iniziato). Montare delle telecamere che si incarichino di riprendere la scena, in ispecie le espressioni del viso, e procedere alla riconsegna.

Stessa dinamica, e qui la cosa si ammanta di connotati da candid camera, è quella che vedrebbe ambientata la scena in un negozio di toelettatura animali. Un'anziana vecchina porta inconsapevole la sua amata bestiola a fare il lavaggio, alla riconsegna, gliela ridanno di una taglia diversa.
Ecco, giocare sulla sorpresa. Perchè nessuna cosa è in grado di ripagarmi quanto la lettura della sorpresa negli occhi altrui.

Sto invecchiando, d'accordo. Ma voglio pensare: bene.

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