14/03/12

Un banale caso di omonimia. (presto risolto)


















Ieri, verso l’ora di pranzo.
Intento a preparare qualcosa di vagamente commestibile, accendo per consuetudine la tivvù a quell’ora sintonizzata sui vari tg. Ne ascolto tre di seguito, prima quello del tg2 all’una, poi il tg1 all’una e mezza, e infine il gazzettino regionale che va in onda, per non far torto a nessuno, su Rai3. A seguire, se il pasto è stato particolarmente laborioso, a volte anche il tg3 delle 14,30.

Tanta fame di notizie, almeno stando alle parole del mio terapeuta, che non manca di esortarmi a farmi sostanzialmente i fatti miei, mal si coniuga con una leggera sindrome maniacal depressiva. In ogni caso, pur interrompendo con delle sonore risate, ogni tanto, mi ostino a guardarli tutti, mentre tagliuzzo cipolla, controllo il sale, scolo la pasta e gratto il parmigiano.
Insomma, l’altro giorno, mentre stavo facendo tutte queste cose sono rimasto di stucco ascoltando la notizia debitamente sparata da quasi tutti i tg. A Palermo, un incensurato cinquantenne, si dilettava a prendere di mira le vecchiette negli androni dei rispettivi, immagino signorili, palazzi.

Fin qui, nulla di strano, nell’ottica della sapiente diffusione del terrore, è oramai un must che i media si esaltino davanti a notizie come queste che sembrano fatte apposta per sollecitare la gente (in ispecie se ha una certa età) ad affidarsi ai servizi di consegna a domicilio della propria spesa…o a qualche nipotino diligente pratico a smanettare magari su Internet, per un certificato, per l’accreditamento di una pensione, per il nolo di un film porno… Tutto questo è stato niente però fino a quando non hanno detto per esteso, e scandendo bene bene le parole, il nome dell’incauto et improvvisato rapinatore (che è risultato essere persona stimabilissima e risoltasi al crimine grazie ai quei buontemponi di WallStreet).
Antonio La Malfa. Sissignore. Proprio cosi. Di colpo ho mollato lo scolapasta (e con esso per poco non rovesciavo nel lavello i 200 grammi di rigatoni testè scolati). Cazzo, Antonio, Toni La Malfa, ma che hai fatto ?

In una frazione di secondo ho rimandato indietro il film. Uno stimato dentista col pallino della scrittura che però sapevo essere si, di natali siciliani, ma stabilmente radicato in quel di Lucca. E’ vero che oggi con un aereo in un’ora sei dovunque…ma davvero potevo credere che si trattasse di lui. Da un ascolto distratto, al semplice ascolto di quel nome e cognome ho cominciato a prestare attenzione. Diobono, Toni…sapevo che c’era la crisi anche per i dentisti. Che la gente si tiene i denti marci e va avanti coi colluttori a garganella piuttosto che affrontare le spese per i ponti (lo vedi ? Ancora la Sicilia…oramai è diventato un sinonimo quello di Messina)…Sapevo anche dei problemi finanziari che tutto questo casino sta comportando…(al punto che il mio inconscio, essendo stato licenziato da poco, deve aver prestato una maliziosa attenzione a tutta la faccenda).

Insomma, ho faticato un po’, devo ammettere prima di convincere me stesso (non è impresa facilissima) che trattavasi di omonimia e non del mio caro amico compagno di penna che c’ha pure un blog e scrive cose degne e che si trova qua e che quando leggerà questo post magari si incazzerà e insomma oggi è solo mercoledi, manca ancora un po’ a Pasqua…e magari una capatina a Palermo…città dagli splendidi androni, vedrò di metterla in cantiere.

Un popolo di santi, omonimi e criminal mind occasionali. Ecco cosa stiamo diventando.


fonti: la notizia
il blog di Toni La Malfa

2 commenti:

  1. Fra l'altro, la buona notizia per i dentisti è che non dovranno pagare nulla per la musichetta in sala d'attesa. Analogo provvedimento si auspica per le carrozzerie e le salsamenterie.

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  2. Inquietante anche il fatto che il mio omonimo avesse 50 anni come me. Quanti ce ne saranno in Italia di miei coetanei omonini? Per giunta, a proposito di illustri coetanei e altre strane coincidenze, George Clooney è nato il mio stesso giorno mese anno e due giorni fa è stato arrestato. Che cosa vorrà dire tutto questo?

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