20/08/13

Leggere in vacanza

Leggere in vacanza.
Devo avere qualcosa che non va. Non riesco a leggere, da qualche tempo in qua.
Vagheggio di andare via, anche solo qualche giorno, per ritornare,  il bulimico di letture che ero.
Cosi, quando preparo la borsa…metto dentro tutto quello che staziona, spesso da mesi, sul tavolino.
Vecchi amori, flirt improvvisi, poi lasciati lì a decantare, fino alla prima occasione. Questo spesso sono i miei libri.

Ho messo in valigia e ho letto:
Un catalogo di una mostra storica tenuta nel 2005 sull’Eur, a cura ovviamente dell’ente omonimo.
(mi serve per mettere dentro materiale sul quale devo elaborare una storia).

Poi Bolano. Stavolta, il recentissimo Romanzetto Lumpen, e il mai concluso Notturno Cileno.
Stupendi entrambi. Il primo si legge in un paio d’ore, poesia. Il secondo poesia anche lui. La scena del gesuita che spiega il marxismo a Pinochet vale il libro.

Poi Solo per Fumatori, di Julio R. Ribeyro, una raccolta di racconti uno più bello dell’altro. Scritti con un’asciuttezza particolare, soprattutto l’ultimo che narra di una coppia di amici (europei) che ogni anno tornano sulle coste del Perù sperando di trovare il luogo ideale (naturalmente isolato e sperduto) sul quale erigere una casa fronte mare.

Ho attaccato e concluso L’America non esiste di Antonio Monda. Malato di USA come sono, l’avevo preso per il titolo, non sapendo nulla dell’autore. Dopo averlo letto (e comunque apprezzato nonostante alcune gravi incongruenze) ho cercato news su di lui e ho scoperto che è nato a Velletri…vissuto ai Parioli, poi NewYork a manetta e la cattedra lì, esperto di cinema (il libro è ricco di citazioni) è spesso sul patrio suolo per organizzare eventi, una bella testa.

Infine, perché poi i giorni finiscono e ho dovuto riprendere la strada di casa, interrompendo l’idillio, Sparire di Fabio Viola. Del quale avevo apprezzato la presentazione qui a Roma, mesi fa. Fabio ha stile, racconta con garbo una storia che è un on the road ma con grande capacità introspettive.

Testi eterogenei, per stile, per tono. Ma va bene cosi. Un piacere raro. A bordo piscina, qualche volta con gli auricolari (quando la compagnia è troppo rumorosa e mi deconcentra), altre volte solo, sprofondato nelle pagine, divorandole una dopo l’altra per evadere, in un altrove dove regna la fantasia e lo sforzo degli autori per condividerla dalle pagine di un testo.

Avevo altri testi da leggere…Lucina di Moresco, e una roba piuttosto lunga Le leggi della frontiera di Cercas (amico di Bolano) ma per una serie di motivi ho anticipato il rientro.
Confido in questi giorni di semi-ferie, a casa, magari su una sdraio in giardino, Autan a manetta, e zanzare permettendo.

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