17/02/09

Lo stupro ai tempi di google latitude


A me interessa poco.
Anzi, di fare dietrologie non ne ho alcuna voglia.
Prendo atto che oggi, febbraio 2009 nella capitale d’Italia avere 14 anni, essere di sesso femminile rappresenta un pericolo concreto di essere fatti oggetto (mai termine più appropriato) di violenza a sfondo sessuale.

Tornare a casa illesi, sta diventando affascinante come giocare alla roulette russa.
A me interessa poco il frastuono che fanno i giornali, il giorno dopo.
Cosi come mi interessa poco del circostanziato resoconto delle voci esasperate che chiedono di farsi giustizia da soli.

Prendo semplicemente atto di come stanno le cose.
La frequenza di questi episodi (vado a braccio, ormai uno a settimana) che vedono protagonisti uomini genericamente definibili “est-europei”, sta a lamentare che qualsiasi ipotesi di integrazione civile sia sostanzialmente demolita da tutto questo..

Oramai è un teatrino. Avviene il fattaccio (può essere il tipo che guida ubriaco e ti ammazza in un frontale poi va graziosamente a prendersi una birra al bar come niente fosse, o la violenza consumata su donne con l’unica apparente discriminante della facoltà respiratoria…a rischio, fra un po’ anche scuole materne e case di riposo). (*) vedi update, in basso
Il giorno dopo, il festival delle polemiche. Poi, silenzio, fino al prossimo episodio, che purtroppo, puntuale arriva, questione di giorni.
E’ allarme ? L’allarme è già una parola grossa, sottende un carattere straordinario, casuale. Qui a Roma, siamo alla conta, in perenne attesa “del prossimo”.

Intanto, in forza di qualche improvvido regolamento che li codifica come cittadini europei, esseri che di umano hanno ben poco (meditate, gente, meditate da quali regimi escono, da che tipo di educazione sono stati forgiati) si aggirano per la città santa, in cerca di un eldorado probabilmente percepito da una frettolosa visione della nostra tv.
Gente che deve essersi fatta un concetto sbagliato della nostra società, magari osservando, da qualche tv satellitare in un qualche bar di periferia del loro paese, la pubblicità del cibo per animali: se questi danno dei bocconi di salmone ai gatti chissà che cosa sono capaci di mangiare loro…. Dopo anni di lassismo, dell’ipocrita e italico (e oltretevere hanno delle belle responsabilità al riguardo) “accettiamo tutti” (magari trovando pure il modo di guadagnarci: lavoro sottopagato e affitti, in nero, da grand hotel a cinque stelle per stanze generosamente definibili stamberghe) abbiamo finito con l’ingenerare, fra questa gente, la sensazione che non sono gli USA il paese “dove tutto è possibile”, ma il nostro.

Intanto, per stupido che possa sembrare saluto l’avvento di google-latitude, come uno strumento capace di rincuorarmi che mia figlia, 14 anni, dall’uscita da scuola, sia arrivata a casa.
Sana e salva.
update: LEGGI QUI
secondo update: PRESI

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