Nei giorni scorsi, nascosta fra le pieghe di una gran mole di notizie, ne è apparsa una relativa ad una proposta di legge, pare presentata da un esponente della Lega, volta a reprimere il fumo mentre si è alla guida. La motivazione, al di là di una condivisibile preoccupazione per gli eventuali passeggeri (in ispecie se minori) esposti ai danni del cosidetto fumo passivo, sopratutto per eliminare una causa di distrazione per chi guida.
La cosa che trovo curiosa, è che la distrazione oggi la tecnologia è in grado di abbatterla, o quanto meno di ridurla notevolmente. Attraverso un paio di apparati, che se davvero fosse questa la preoccupazione dell'estensore della proposta di legge, avrebbero il potere di azzerare tutte le sue ansie.
Alludo al dispositivo che regola automaticamente la distanza di sicurezza dal veicolo che precede (strumento indispensabile per chi, non vivendo a Roccacannuccia di sotto, è costretto dall'insensata politica dei nostri urbanisti, a quel piacevole intermezzo della giornata costituito dalle code), e che viene per ora montato solo come optionale su auto di prezzo medio alto, e uno straccio di bluetooth (sistema vivavoce) che potrebbe essere montato, di serie, già dalla fabbrica.
Sono due accessori che per il loro impatto sul livello di attenzione alla guida potrebbero benissimo andare incontro all'intenzione che sottende la proposta di legge leghista.
Chiaro che se nessuno ad oggi, abbia pensato a sfornare una leggina (e meno male che nello stesso partito milita un signore, che è remunerato per "semplificare"), che imponga alle case automobilistiche di montarli, entrambi, di serie, forti sono i sospetti che la loro lobby sia davvero forte.
Fumare fa male, indubbio. Fare cassa, preoccupandosi della concentrazione, quando questa può essere delegata (per ora solo a beneficio di chi ha capacità di spesa più alte), lo fa di più.
CIAK, SI GIRA!
5 giorni fa
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