04/08/10

Cosa smuove i commenti ?

Una breve nota veloce

Il web, sostengono in molti, è un’appendice per coloro che amano i libri, la lettura.
Meriterebbe approfondita indagine sociologica l’approccio ai testi che il marketing delle case editrici (qualcuno si è spinto a definirlo “vincitore morale” del recente Strega) spinge come si conviene. Parlo di Acciaio, che non ho letto e dubito di farlo, della Avallone.

Ebbene, limitato al campione degli occasionali lettori (che magari ci arrivano via google digitando le paroline magiche Acciaio e recensione, non necessariamente nell’ordine), su bottegadilettura
qualche mese fa, Antonio La Malfa (che peraltro ha un bellissimo blog nel quale ospita i suoi resoconti di viaggio, che meritano e che invito a leggere), ha pubblicato una recensione, in tempi non sospetti, nella quale sostanzialmente stroncava il testo.

Si sono aggiunti commenti, a riprova del fatto che a dispetto delle altre letture ospitate nel blog bottegadilettura, a tirare o attirare sia stato appunto il gran battage pubblicitario scatenato intorno al testo.

Domenica scorsa, l’autorevole inserto de Il Sole24 ha ospitato una sorta di inchiesta sullo stato dell’editoria “giovanile” in Italia (under 40). Pareri, giudizi dei soliti addetti ai lavori che si sono spesi sulla qualità degli scrittori, e della loro scrittura in questi primi anni zero. La Avallone, giocoforza, era nel novero degli autori citati. Non so se in forza di virtù anagrafiche, ma date un’occhiata ai commenti in calce alla recensione di Antonio: la gran parte di questi concordano si tratti sostanzialmente di un’opera molto sopravvalutata.

Ai posteri l’ardua sentenza.

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