11/12/10

Una giornata felina

Un_felix








Oggi ho sfamato un gatto.
Ho preso la Stampa e un paio di pezzi di pizza, e sono arrivato al pontile.
Ho trovato una panchina, baciata dal sole. Mi sono seduto e ho cominciato a mangiare, sfogliando il giornale, facendo attenzione a non macchiarlo.
Mentre stavo cosi, si materializza davanti a me un gatto. Messo un po' male in arnese, ma di un'eleganza unica. Mi guarda. Lo guardo.
Ci guardiamo per un po', silenziosi.

La dignità del suo sguardo mi spinge a fare d'istinto un gesto, portando verso di lui la mano con una briciola di pizza.
Doveva proprio essere affamato perchè se l'è presa, con la consueta eleganza, e dopo averla debitamente odorata, depositandola sui cubetti di porfido del pavimento del pontile, l'ha inghiottita d'un colpo.
Ho continuato. Leggevo il giornale, e allungavo la mano con le briciole.
Siamo andati avanti cosi per un po'.

Poi mi sono ricordato. Anche stanotte ho sognato un gatto. Era quello che abita qui con me.
Stava a letto, non sono nemmeno sicuro si trattasse, nel sogno, del letto dove dormo di solito. In ogni caso la scena era tranquilla, non si percepiva alcuna tensione. Solo, trovavo insolito avergli concesso un simile lusso. Al peggio, il gatto staziona, d'inverno, su un plaid appoggiato su una poltroncina, nel salone.

Ho associato due intenti d'una giornata felina.

2 commenti:

  1. Il gatto è mio, non tuo!

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  2. Dare da mangiare a un gatto è un gran piacere. La mia gatta mi aspetta in giardino quando torno a casa, mi corre incontro mentre si apre il cancello e comincia a "fare il pane" con le zampe anteriori. Poi apro il garage, arrivo alla ciotola e lei è già lì, con sguardo accusatorio. La ciotola è vuota.

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