04/09/08

Una playlist di 4,6 km.

Corro.

Almeno, cerco di farlo appena posso. Alterno periodi nei quali osservo il criterio della quotidianità, ad altri nei quali faccio jazz e ci vado quando ne ho voglia.

Durante la corsa, come fosse un lontano omaggio alla fatica dei neri sui campi di cotone (qui intorno coltivano prato pronto ma con un po' di fantasia fa lo stesso), ascolto essenzialmente musica blues da un vecchio antesignano ipod che ospita 256 kb di musica. Cioè a dire, una manciata di canzoni.

Trovo che l'operazione di inserire l'arnese, nella presa USB del pc e scegliersi i pezzi da ascoltare sia un'attività degna di nota. La stessa che un certo Don Rigoberto, personaggio di un celebre, omonimo, romanzo di Vargas Llosa, compiva con i testi della sua biblioteca, che non dovevano superare, s'era imposto, il numero di mille volumi. La cosa gli procurava non poco cruccio. A fronte dell'inserimento di un nuovo libro doveva decidere quale sacrificare, visto com'era vicino al troppopieno della sua libreria-lavandino.


Insomma, ogni volta è un film. Cambio questo brano o quest'altro ? E con questo avrò voglia di sentirmi più speed o più mood ? Il tempo è tutto. E il tempo, se ben speso, fa fare un sacco di cose. Molte di queste ho deciso di eliminarle: sono inutili e non portano a niente. Correre, invece, sebbene su un anello di due chilometri e tre, anche bene per due o tre volte, può rasentare porzioni consistenti di felicità (dolori articolari alle ginocchia permettendo).


In ogni caso, la play list è questa:


3 commenti:

  1. Ciao Clé! È un caso la citazione di Vargas Llosa e la presenza nella playlist della Vargas Blues Band (che non conosco)?

    Poi un giorno voglio un post su Muddy Waters.

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  2. affatto ! E ha colpito anche me la tua osservazione. Non conoscevo questo gruppo. L'ho scoperto digitando su emule uno standard del blues (I'll play the blues for you) che è stato eseguito da una marea di bluesman. La loro versione, se possibile, per il livello di "sporco" della chitarra solista, e per il piglio con il quale l'interpreta, vale l'ascolto.
    In ogni caso, il post su Muddy l'ho già scritto....se lo trovo lo riposto....(TROVATO: )

    Due pezzi facili (trascrizioni da taccuini).
    La cosa non ha senso, capisci ?

    Non ha senso ?

    No.

    Bene.

    Si girò dall'altra parte e riprese a smadonnare su quel cambio.

    Una corvette del 67 non è come una bella donna. La devi trattare male se vuoi capire come diavolo ha fatto la biella ad addormentarsi. Cosi, le mani sozze di grasso, la cicca perennemente penzolante sulle labbra, dinastie di donne nude sulle pareti dell'officina, e questa cazzo di musica a palla dalla mattina alla sera.

    Muddy Waters, capisci, figliolo ? Mica uno qualsiasi. Questo è matto, di cognome fa Blues. Dammi retta: ci mandi sul lastrico chissà quanti studi di strizzacervelli, non è uno tranquillo, ma lo senti ?

    L'armonica mi trapana le orecchie, e quel vocione…vedo aie colorate, chicchi di mais intorno, galline. E donne dalle zinne grosse e vaporosi abiti colorati, di stoffa. L'armonica, dio, quell'armonica, fatela tacere. Capace di sostenere una nota con la stessa leggerezza di una piuma, e gli stacchi corali. Duri, come la vita che si, devono aver patito. Insieme a te, pa', giù dalla collina. Altri pomeriggi di pioggia, altri inverni davanti al camino, e sull'aia, a sera, la poesia di un lamento che non è un lamento. Mi capisci, pa' ?

    Certo, ma adesso dammi quella 17, sto bullone ha la stessa tenacia di tua madre.

    Nel tenerti lontano dalle altre donne ? ammicco.

    Eh eh eh, si proprio cosi. Proprio cosi.

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  3. non riesco ad aprire l'immagine!

    cavolo sai quante volte ho pensato che si dovrebbe creare uno spazio per le palylist di noi corridori

    O esiste già?

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