19 morti. Un tunnel. Il panico. La ressa. La calca. Il concerto che prosegue, ignaro, della morte passata a due passi a falciare giovani vite.
C'è tutto un mondo, in quell'incrocio di vita e di morte. Di festa e di lutto incredulo e inconsapevole per la moltitudine che continua a ballare. La Germania perfetta e organizzatrice, altro luogo comune da demolire. La responsabilità di chi, ignaro dei comportamenti delle masse, decide un'unica via di accesso, un tunnel che simbolicamente rimanda ad un lungo utero, al di fuori del quale c'e' la terra promessa, la festa, i decibel, le danze, la felicità pret-a-porter, difficile da procurarsi altrove, forse perchè nessuno gliel'ha insegnato, a cercarla.
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