24/11/10

Inception


Cosa c’è da dire su Inception ?

Niente. Andate a vederlo. Anche senza aver calato prima lsd.
Un gioco. Mind game, ecco. E infondo, l’avverarsi (per la sola durata della pellicola) di un miraggio, quello della condivisione dei sogni.

Quante volte, quante volte, al risveglio o anche durante il giorno, al semplice sopravvenire di qualche dettaglio che funzioni da ancoraggio, ci vengono a galla, inaspettati, spezzoni di sogni, che prim’ancora che percepiti con metodica fedeltà ci rimandano il loro inconfondibile sapore.

Personalmente sono attratto dallo stato di semi veglia, in genere post prandiale, durante il quale, va a capire perché, il cervello riannoda in automatico i fili del sogno interrotto la notte prima, consentendo, come fosse un consumato sceneggiatore, di riprenderne la trama.

Il film, se si elude questo passaggio condiviso, risulta altrimenti incomprensibile. Mentre invece ti incolla alla poltrona, prendendosi gioco di unità di misura come il tempo, le distanze, le assonometrie.

L’idea è carina, ma volendo astenersi da qualsiasi spoiler, posso solo suggerire di andare a vederlo con un briciolo di sospensione dell’incredulità. E’ una favola, ben raccontata, ritmo, e se in condizioni di media sobrietà, ha anche il pregio di risultare mediamente comprensibile a chiunque.

Male che va, in una delle prossime serate grigie, e umide, e fredde, tappati in casa, il fuoco nel camino, del Calvados in un bicchiere largo da brandy, sprofondati su una poltrona, si presta ad esser rivisto, con la debita concentrazione (visto in un multisala che di suo, sembrava disegnato dall’architetto che ha curato le scene).

Bello.

3 commenti:

  1. Visto e, addirittura, rivisto una seconda volta. E ti dirò che alla seconda visione ci guadagna ulteriormente, perché puoi concentrarti su altri particolari e finezze che alla prima visione, densissima, possono sfuggire. Davvero un gioiellino dal meccanismo quasi perfetto.

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  2. si Bandins, credo proprio che meriti una seconda visione più approfondita. Il ritmo forsennato della prima, mentre ne accentua il pathos, non consente di gustare appieno le tante sfumature di cui è pervaso. Un'orizzonte, questo si, e tanto di cappello alla testa di chi lo ha sceneggiato.

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  3. Ecco...l'ho sto rivedendo per la 3 volta, in lingua originale con sottotitoli, è un gran bel vedere, non escludo possa esserci una quarta!

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