17/01/09

E' morto Andrew Wyeth

Anni fa, rimasi inchiodato per non so quanto tempo, io che non vado particolarmente pazzo per la pittura, davanti a questo quadro, nelle sale del M.O.M.A.




Non sapevo nulla di Andrew Wyeth, chi fosse, cosa avesse dipinto. E’ stato un impatto emozionale.
Probabilmente la grande capacità di gestire la luce. I suoi quadri hanno le carte in regola per competere con le migliori fotografie, ritoccate come nessun photoshop sia in grado di fare.

Condivide questa maestria con un altro grande pittore americano, quell’Hopper che è la rappresentazione, pittorica, della più grande, struggente, malinconia.

Wyeth se ne è andato l’altro giorno. Aveva 91 anni. L’articolo che ne da la notizia racconta che per anni, ha usato come modella una sua vicina alla quale ha dedicato un centinaio di ritratti, senza che ne la propria moglie ne il marito di lei sapessero nulla.. Un grande.

Ho preso una cartolina, con quel quadro, e l’ho mandata ad una ragazza, di Roma, con la quale stavo.
E’ stato il mio biglietto d’addio. Ci siamo lasciati poco dopo. Quella ragazza, Christina, quella del quadro, ho saputo dopo, era una ragazza affetta da una forma di poliomielite. La posa, pertanto,
nella quale è ritratta, non è il risultato di una scelta estetica, ma è la risultante di un impedimento.
Le case, sulla cima della collina, la sua difficoltà a muoversi. Le guarda, da lontano, forse seduta a terra in attesa di riprendere le forze, mentre il vento, intorno, sferza il grano.

Non so. Mi lascia un gran senso di inquietudine. E me lo porto dentro come uno dei capolavori ai quali la mia fantasia deve esser grata.

Risorse:

l'articolo dal sito corriere.it: qui

il sito web di Andrew Wyeth: qui

Note sul quadro su wikipedia: qui

Note sul quadro dal MOMA: qui

4 commenti:

  1. Non amo molto la pittura che ritrae troppo fedelmente la reltà, tipo fotografia (non amo neanche l'astrattismo) però concordo sulla luce di questo quadro, e l'analisi è toccante.

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  2. non poteva essere che cosi, la capacità di distorcere la realtà, fino al punto di non ritorno, arrivando a crearne un'altra, perfettibile si apprezza in molti dei suoi lavori, che appaiono sul suo sito. Grazie del commento.

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  3. Non conoscevo questo pittore, e il quadro è molto bello. Grazie clè

    Bandini

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  4. questo
    è sincronismo junghiano

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