Ore 13,49, circa. Il tg1 sta finendo. Come è giusto che sia, arriva il momento dei libri. E merito a Riotta che li sdogana, in tv, dentro un tg, mentre a tavola si mangia. Riotta intervista un agente letterario, lo definisce “il più importante del mondo” (ha lavorato davvero con un numero impressionante di mostri sacri. Si chiama Andrew Wylie. Domande di rito. Chi è, cosa fa, cosa e chi ha aiutato a far conoscere. Cade il discorso su Bolano. Riotta, dice che “ha destato rumore” è si bravo ma insomma, beh, stavolta no, non gli è sembrato all'altezza delle altre...(credo alludesse a 2666, tomi 1 e 2, che mi risulta essere l'ultima opera data alle stampe dal nostro).. Da antologia la risposta dell'agente (cito a braccio). “Io non ho mai visto, nei miei trent'anni di lavoro una reazione cosi appassionata nei confronti di uno scrittore. Tutti amano Bolano, con un'eccezione”.. Stop. Gran premio dell'eleganza, per oggi.
Il Sole24 è uno dei pochi (pochissimi) quotidiani che acquisto, sempre e solo la domenica. Oggi, il pezzo forte non era nell'inserto Domenicale. No, era nelle pagine interne del quotidiano. E si tratta di un paginone con un'intervista che chi può, invito a leggere per farsi un'idea piuttosto precisa di cosa significa borghesia rossa (e se del caso chiedersi come mai stiamo anche messi cosi, oggi). L'intervista è al vicedirettore dell'Espresso. Il pezzo è illuminante non tanto per le cose che riporta (nuove iniziative, di un uomo ancora capace a 64 di inventarsi una nuova iniziativa in rete, si chiamerà Blitz e sarà, ci tengono a precisare, non un periodico online, né un'agenzia tout-court, bensì un aggregatore di notizie) quanto per il “non detto” che traspare. Temo che l'informazione in mano a gente cosi faccia del male, al paese, ma prima di tutto a se stessa.
Giulio Mozzi. Mentre stavo finendo di fare i piatti (lavo a mano, perchè la lavastoviglie mi ha detto byebye), ho avuta potente una domanda. Ma a cosa pensava quando ha scritto Culto dei morti in Italia. Come ha associato l'immagine da una copertina di un suo cd (credo si tratti di “The yellow shark”, di Frank Zappa sofferente, già affetto dalla malattia, giusto pochi mesi prima della sua scomparsa, incastonandola nella narrazione ? Sono domande non cosi stupide come possono sembrare. Vado al manicomio, da un po', all'idea che prima o poi avremo una serie di “prodotti” della mente coi quali ci relazioneremo più o meno come facciamo oggi con un libro. La tecnologia potrebbe consentire di rendere noto il processo mentale che presiede, anticipa, la creazione vera e proprio del testo ? Se si, si aprirebbero orizzonti indefinibili. Un back-stage di una qualsiasi opera letteraria (racconto, romanzo, saggio, quello che sia).
Per ora, il gioco è provarlo a fare a mano, questo lavoro. Ma sono certo che ci arriveremo, un giorno.
Traffico. Una prima domenica di sole. Dopo mesi di acqua a gettone. Fatale che il richiamo del mare sia cosi forte da indurre i più ad infilarsi in auto, e percorrere seraficamente quel capolavoro di urbanistica che è la Cristoforo Colombo. Risultato: code che nemmeno nelle ore di punta dei giorni “normali”. La domanda: ma cosa ci rimango a fare, qui ?
Vagheggio un rudere sulle colline di Gavignano (FR) uscita A1 Anagni, 8 km. di strada provinciale, e poi, solo il silenzio. Permuteranno, di questi tempi ?
Risate, di quelle sane, che spazzano, per la frazione di un momento, il grigiore persistente Sia lode eterna a Panini Comics, che ha dato alle stampe da poco una chicca per gli appassionati di B.C. Il celebre cavernicolo uscito dalla matita di Johnny Hart, recentemente scomparso. Un lavoro che sto centellinando, bel volume, rilegato, che contiene tante notizie e curiosità su una delle “strips” più famose del mondo. Non sapevo, ad esempio, che gran parte dei personaggi della saga, siano stati presi a prestito (ed opportunamente elaborati) fra la cerchia dei suoi amici e parenti. Da alcuni ne ha mutuato i tratti, da altri solo l'input da rielaborare, per sfornare poi quel microcosmo che è possibile definire, oggi, molto più attuale di quanto non possa apparire, trattandosi di preistoria. Alcune strips sono fulminanti, ed inedite. Anni fa mi feci del male, in una fiera del fumetto per reperire quanto di lui si trovasse in giro (poco). Mai più editato dagli anni '70, questo volume consente, anche a chi non lo conosce, di poter apprezzare un genio. Grande umorista, prim'ancora che ottimo disegnatore.
Qui qualche nota scritta in bottega.
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