plaquettes.f. inv.
EDIT Opuscolo di poche pagine, stampato e pubblicato occasionalmente.
Mi è “capitato” in mano un piccolo volume, una plaquette appunto, con un estratto del romanzo di Jonathan Lethem Chronic City.
Superfluo che il payoff recitante fra virgolette “Tra i dieci migliori romanzi del 2009” The New York Times Book Reviews non ha fatto altro che aumentare la curiosità.
L'ultima di copertina riportava l'evento che si è tenuto il 15 maggio, in quel del Salone Internazionale del Libro di Torino. A me è capitato in mano dopo quella data, ma non per questo mi sono sottratto dal leggerlo.
Dell'estratto del romanzo, immagino, il lettore dovrebbe essere invogliato a prenderlo, la prossima volta che mette piede in una libreria. E in tal senso, lo scopo della plaquette si può dire assolto.
Non ho mai letto nulla prima di questo autore. Lethem è stato pubblicato da Minimumfax, ed è probabile sia stato per questo che non mi sia ammazzato a comprarlo prima. Questo Chronic City è edito invece da Saggiatore.
E' uno strumento valido, questo dell'anteprima di un romanzo, condensato in un opuscolo. Sarebbe interessante conoscere dalla viva voce della casa editrice se si. Una cosa cosi entra facilmente in tasca, “Non spaventa” nel senso che consente un assaggio, appunto, dell'opera, farsi un'idea approssimativa di quello che potrebbe essere il suo ritmo, lo svolgersi della storia. Fruibile ovunque, durante una corsa in metro, in coda ad un ufficio postale, mentre aspetti in auto che la tua bella finisca di restaurarsi e raggiungerti per uscire a cena.
Insomma, quale che sia il contesto, leggere una manciata di pagine, piuttosto che un romanzo, costituisce un valido strumento di marketing, a supporto della propensione all'acquisto del libro intero.
Lethem ha una prosa efficace. Scambi di battute argute, dialoghi secchi e un discreto senso dell'humor. Tanto che ho deciso di comprarlo, nonostante l'apparente “leggerezza” della storia.
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