Lansdale alla Libreria Nuova Europa
Domenica 26 marzo, ore 12.
Tempo da schifo, occhiali da sole per proteggersi dal grigiore abbacinante. Vento caldo. Arrivo nella libreria che è stracolma, pur non essendo piccolissima. Accalcati fra le “isole” con i libri belli impilati, divisi con criteri che mi sfuggono, ma gestita da affabilissime persone, ci sono un centinaio di presenti..
Lansdale è seduto dietro ad un tavolinetto, ha accanto a sé un traduttore e un “critico” (come egli stesso si è definito). Quando arrivo, quest'ultimo sta per finire l'introduzione e sollecitando i presenti a formulare direttamente le domande allo scrittore. Mi segno la risposta, lapidaria di Lansdale ad una domanda di questo tipo “mi sa dire perchè quando ho visto Pulp Fiction mi è venuto fatto di pensare a lei ?”.
“Quando ho cominciato a scrivere io a Tarantino stavano ancora pulendo il culo” è stata la sua serafica risposta, sollevando la risata generale fra i presenti. Il clima si scalda, l'atmosfera è gradevole, come è lecito aspettarsi vista anche la familiarità con l'umorismo che Lansdale ha.
Arriva il mio turno, ci stavo pensando mentre arrivavo in macchina, chiedo il microfono e sparo più o meno queste cose: Volevo farle due domande. La prima, ho imparato a conoscerla dai suoi racconti per poi leggere anche qualche romanzo. Mi sono piaciuti di più i primi. Quanto ha mutuato dalla tecnica cinematografica nella costruzione della sua narrazione ? La seconda, a quando un'altra sua raccolta di racconti ?
Lansdale spiega che le sue sono storie. E che quando si mette a scrivere non sa quanto saranno lunghe, si concederà una lunga digressione (sollecitato anche da un'altra domanda del pubblico) circa i progetti cinematografici, al momento il più probabile a tramutarsi in film sarà Mucho Mojo.
Poi spiega che il mercato Americano è durissimo, e che paradossalmente c'è bisogno di Storie anche li. Il critico interviene per spiegare che la raccolta (edita da Fanucci e recentemente ripubblicata) Maneggiare con cura è uscita per la prima volta in Italia, mettendo insieme una serie di racconti pubblicati in epoche diverse (e tutti godibilissimi, ndr). Lambiamo il tema della “competizione” fra romanzo e forma breve (racconto, o per dirla all'americana, short stories). Lansdale non da mostra di propendere aprioristicamente per alcuna delle due, limitandosi a citare un motto di W. Somerset Maugham, “il romanzo è la forma giusta di un racconto”.
Ancora altre domande, se quando scrive ha un posto preferito. Lui non si trattiene (pur non svelando quale) e dice che lavora tutti i giorni, di mattina, per almeno tre ore. Non è necessario il tempo, ma la qualità di ciò che scrive. Ad un ragazzo che timidamente gli chiedeva i trucchi per iniziare a fare lo scrittore, secco ha risposto: metti il culo sulla sedia, davanti ad un pc, una macchina da scrivere, un quaderno. Ma poi ognitanto alzati, dimenticati tutto e vai in giro. Ah, dimenticavo: leggi ! Cerca di leggere tanto.
La gente continua con le domande, si ride alle sue battute, affronta, immancabile, la domanda che avrei voluto fargli anche io..”in che rapporto è con Dio ?”. La risposta è arguta. La religione è un pensiero. Io sono un non credente, ma rispetto coloro che credono. Non sopporto quelli che vogliono catechizzarmi, questo si. Per il resto credo nella natura, e la religione ne è una chiave di lettura. Qualcuno gli chiede che relazione c'è fra il suo essere anche cintura nera di non so bene quale disciplina marziale orientale e la sua scrittura. Risponde che c'e' una relazione strettissima. L'attività fisica lo aiuta a stare bene, e oggi a 56 anni, pratica sport da quando ne aveva 11 e adesso sono 47 anni che continua, insegnando anche arti marziali.
In apertura qualcuno gli ha chiesto come va con Obama presidente. (più in particolare, qualche “maligno” ha chiesto come mai uno dei suoi due detective, è nero, gay e repubblicano, non c'è contraddizione Sig. Lansdale ? La contraddizione non esiste. Adesso ci sono addirittura dei portavoce repubblicani di colore. Quanto alle inclinazioni sessuali, c'è ancora qualcuno che le considera meritevoli di discriminazioni ? Un altro signore, racconta di suoi parenti somali emigrati in Texas, di cui uno fa il tassista. Quando (questo tassista) si avvicina ad un wasp per chiedere una strada il primo gesto che vede fargli, quasi automaticamente, è portarsi la mano alla cintura, come per voler estrarre un'arma. E' una reazione esagerata, ma ammetto che sia possibile, del resto attingo molte delle mie storie per strada.
L'incontro va avanti ancora per un po'. Alla fine arriva l'applauso. Ci si mette in coda per il rito dell'autografo.
Mentre sono in fila col suo ultimo libro (Sotto un cielo cremisi, Fanucci ed) appena preso dallo scaffale, si avvicinano due ragazzi,
WEBTV c'è scritto sulla telecamera. Mi chiedono se possono farmi qualche domanda circa le mie impressioni sull'incontro, sull'autore. Mi "concedo", conquistato dalla gentilezza della ragazza che immagino sia ai suoi primi servizi. Arriva il mio turno, chiedo di poter fare una
foto con lui. Si presta. Uscendo, incontro il “critico” che ha presentato...ci scappa la battuta....pensa che si sarebbe potuto incazzare tanto se gli avessi chiesto se ha anche lui un Lish personale ?
La sua risata mi conferma l'impressione ,al di là della stazza (e della cintura nera in arti marziali) che ho fatto bene a tenerla per me.
Mi sono soffermata sul rito dell'autografo...ecco, in genere me ne vado col libro, salvo che non conosca effettivamente l'autore... che senso ha? E' una cosa che mi incuriosisce
RispondiEliminaE' una specie di rito benaugurante. La stessa mano che lo ha scritto, che lo personalizza, secoli prima della migliore rotativa. Dai, poi Lansdale è una mezzaspecie di mito.
RispondiEliminaHo letto due romanzi suoi.
RispondiElimina"La sottile linea scura" mi è sembrato un capolavoro. Poi ho letto quello horror, che si svolge in un drive-in (ho persino dimenticato il titolo) e l'ho trovato una porcheria.
Sono fermo lì.
Doctor Blue
E sì, a Roma non ci si annoia ma anche Milano non scherza! Sono d’accordo con te sul rito dell’autografo. La domanda, però, avresti dovuti farla. Al limite non ti avrebbe risposto. Annarita
RispondiEliminaPS ho problemi a loggarmi...
al fine di consentire, a chi volesse, di inserire i commenti ho disabilitato tutte le rotture di balle delle parole di verifica e quant'altro... quanto a provocare Lansdale, vista la stazza e la sua cintura nera di non so bene quale arte marziale, nel dubbio mi astengo...
RispondiEliminaDoctor Blue, a livello di tecnica narrativa, avendo letto buona parte dei suoi racconti fin qui pubblicati, posso serenamente affermare che ne ha da vendere. Sa padroneggiare i tempi della narrazione come ho visto fare a pochi.
RispondiEliminaMestiere, mi dirai, ma viva la faccia...