13/06/09

Parco della Vittoria


["Parco della Vittoria", nome di uno dei "terreni" presenti nel gioco, prende il nome da una traduzione adattata dal nome inglese Boardwalk, che si riferisce ad una via realmente esistente nella città di Atlantic City, New Jersey. Il nome italiano è un toponimo comune, ma non si riferisce nel dettaglio ad alcun luogo reale.]
da wikipedia


Parco della Vittoria

È il primo romanzo edito dalla Cletus Production.
E’ scritto da un collettivo di scrittori che ha voluto restare anonimo sotto la sigla, “Abarth 500”.
Si tratta di un affresco del mondo immaginifico, ma terribilmente reale, che popola uno dei topos al quale, nel corso del tempo, sono stati attribuiti significati di lusso e/o glamour.

In realtà, il romanzo che è collocato temporalmente nell’Italia del 2020, si incarica di portare il lettore nella deriva del vivere caotico metropolitano, fra gusti, modi di vivere, relazioni sempre più improntante alla spietatezza, dove ogni residuo di umana compassione e solidarietà è subito represso e sussunto come neppure nel più cruento dei videogame.

Un insieme di personaggi a vario titolo sfrattati da un condominio di lusso, acquistato in blocco da una multinazionale araba, si ritrova, ciascuno dall’alto della sua superbia, vissuta fino all’altroieri, in mezzo ad una strada. Svanite tutte le certezze, evaporate rendite di posizione, costoro mostreranno il peggio di cui sono capaci (e al quale sono stati pazientemente allenati da un’educazione culturale improntata al recupero degli istinti più bestiali radicati nell’animo umano) tentando, con tutti i mezzi, di riappropriarsi delle perdute proprietà.

Non un noir fantascientifico, ma nemmeno una lettura propriamente rilassante. Attraverso l’amaro sorriso che di volta in volta procurano le situazioni più grottescamente esilaranti, piuttosto uno spaccato di ciò che rischiamo realmente di diventare, stante lo sfaldamento dei sentimenti che ci pervade.

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