18/11/12

7 psicopatici, di Martin McDonagh














Staccato il biglietto sulla forza di qualche recensione letta di striscio e qualche megaposter appeso in città da qualche giorno. Pensavo fosse uno spettacolo teatrale.

Invece è un film, che mi ha lasciato perplesso. No, nessuno spoiler. Tranquilli. Chi vorrà, potrà andare a vederlo indipendentemente da queste righe. In ogni caso.

Sono uscito dalla sala perplesso. Il cast è eccezionale: attori bravissimi e famosi (su tutti mi è piaciuto Christopher Walken), il plot anche. Un meta-film. La storia di uno sceneggiatore in crisi creativa, attorniato da personaggi strampalati. La sceneggiatura che sta scrivendo narra di psicopatici, ma nella mente dell'autore (un bravo Colin Farrell) c'è un finale a sorpresa.

Sembra una parodia (mal riuscita) di un film splatter di quelli che ti aspetti sia girato dal Tarantino di Pulp fiction. Forse negli intenti del regista lo è pure. Ma qualcosa suona stonato. Forse l'epilogo, forse qualcosa è fuggito di mano. Non convince. O meglio, potrebbe farlo alla grande, vista l'idea di partenza.

Mi aspettavo un film dal quale esci con le mascelle slogate dalle continue risate. Invece in sala si ride poco....forse colpa solo delle mie troppe aspettative. In ogni caso da vedere, se non altro per passare un'ora e mezza immersi in un'atmosfera sulfurea, con ritmi incalzanti, e con un'ottima fotografia.

La colonna sonora, degna di nota.
Insomma, un ottimo soggetto, ma girato un po' frettolosamente.

Immenso Tom Waitts nel finale.

Bah.


risorse: qui oppure il trailer su youtube: qui

06/11/12

Due note al volo intorno al tema della musica Jazz.



















E’gran bagarre intorno alle dichiarazioni attribuite all’attuale Ministro della Cultura che ha definito la musica Jazz non appartenente alle nostre radici.


L’affermazione del Ministro Ornaghi suona, alla luce della contingenza economica che ha dettato lo stop ai finanziamenti ad Umbria Jazz Winter, come la classica pezza peggiore del buco.


Il governo cosi lesto ad alzare le pensioni, la corte costituzionale cosi sensibile alle ragioni di chi, guadagnando dai 90000,00 euro/anno nel pubblico impiego, dal cancellare il pur irrisorio contributo di solidarietà, ha perso un’altra occasione per tacere.


E’ vero che le radici di questa musica non ci appartengono, ma sostenere questo come motivazione all’interruzione di finanziamenti di manifestazioni al Jazz dedicate significa, sostanzialmente, non riconoscere cosa è diventata oggi la musica. Credo che al ministro sia del tutto estranea la tendenza al sincretismo, quella forza centrifuga che oggi corre da un lato all’altro del pianeta, contaminando, reinventando, in un naturale processo di sviluppo, la cosa che meno di tutte conosce confini: il suono.


Cosi il jazz, piuttosto che la classica, o ancora il Rap o il R&B rappresentano semplicemente l’uomo, la sua maniera di manifestare la sua essenza, attraverso le note. Proprio ieri si parlava di Zawinul. Per definizione era un’apolide. Sorriderebbe a leggere le dichiarazioni di Ornaghi. Poi, scrollando le spalle continuerebbe a fare quello che ha sempre fatto: conoscere, sperimentare, aprirsi all’incontenibile bellezza della musica, facendosi beffe dei commenti oscurantisti e tardo-protezionistici.


Nemmeno De Gaulle, cavalcando lo sciovinismo che lo pervadeva, sarebbe arrivato a tanto. Ornaghi, corregga, trovi un’altra motivazione ad una banale questione di indisponibilità finanziaria. Ma lasci stare la faccenda delle tradizioni. Almeno quando parla di musica.

03/11/12

Scene dal Cosmodromo di Baikonur

Изображения редкой красоты, в яркости черно-белое марочное свидетельствуют о ярко атмосферу в нескольких минутах от космодрома Байконур космический Байконур в Казахстан.

[per gentile concessione di Mario Pischedda-http://mariopischeddainmovement.blog.tiscali.it/]
[starring: Gesuino Deiana http://www.myspace.com/gesuinodeiana]

01/11/12

Elogio di Soul Sacrifice (Santana)


Per chi ha vissuto Woodstock, anche bene solo attraverso il triplo LP o il film, essendo poco più che quattordicenne, nel 69 questo nome è associato a Carlos Santana. La versione eseguita dal palco si caratterizzò per la prestazione alla batteria di un ventenne “semi-sconosciuto”, Michael Shrieve che si esibì in un assolo di poco più di 10 minuti.

L'altro giorno ero in piscina. Ho preso un miniIpod (simil) in grado di funzionare nell'acqua. E' minuscolo, non ha display. E' un aggeggio stupido nella sua semplicità. Stop, Brano avanti, brano indietro. Nemmeno il volume. Ma funziona. E ha dei bassi interessanti.
Lo porto con me nel thermarium. Mi sono disteso nella sauna e ho schiacciato PLAY. Magicamente dagli auricolari, mentre mi sono aggiustato il “cuscino di legno” sotto la nuca, chiuso gli occhi e lasciandomi arrostire nel calore del box di legno...si avvia il gioco di congas e percussioni, impreziosito dalla solida chitarra di Santana.

Beh, questo brano è magico. L'avrò sentito decine di volte. In cuffia è tutta un'altra esperienza. Forse sarà stata la concentrazione, l'assoluto relax, il calore la facile associazione con calore-sole, insomma: una festa.

La struttura del brano è sostenuta dal fraseggio delle basi ritmiche. Congas e batteria si integrano alla perfezione. Cosi come il basso, che pur su una linea elementare doverosamente si incaricano di costruire una trama che ti porta altrove. La chitarra di Santana poi, all'inizio e dopo il lungo assolo, si assume il compito di integrare il tutto, in un'amalgama riuscitissimo.

L'assolo merita una nota a se. Il batterista, appena ventenne, chissà come doveva sentirsi...a giudicare dall'espressione che ha nel video, aveva l'aria di divertirsi un mondo. E l'assolo è stato capace di stregare tutti i partecipanti, sbragati nella spianata, e il sottoscritto, a distanza di decenni, sbracato anche lui, ma sulle doghe incandescenti di una sauna di uno sporting center di periferia....

Il link (meritatissimo) è qui: