Per chi ha vissuto Woodstock, anche
bene solo attraverso il triplo LP o il film, essendo poco più che
quattordicenne, nel 69 questo nome è associato a Carlos Santana. La
versione eseguita dal palco si caratterizzò per la prestazione alla
batteria di un ventenne “semi-sconosciuto”, Michael Shrieve che
si esibì in un assolo di poco più di 10 minuti.
L'altro giorno ero in piscina. Ho preso
un miniIpod (simil) in grado di funzionare nell'acqua. E' minuscolo,
non ha display. E' un aggeggio stupido nella sua semplicità. Stop,
Brano avanti, brano indietro. Nemmeno il volume. Ma funziona. E ha
dei bassi interessanti.
Lo porto con me nel thermarium. Mi sono
disteso nella sauna e ho schiacciato PLAY. Magicamente dagli
auricolari, mentre mi sono aggiustato il “cuscino di legno” sotto
la nuca, chiuso gli occhi e lasciandomi arrostire nel calore del box
di legno...si avvia il gioco di congas e percussioni, impreziosito
dalla solida chitarra di Santana.
Beh, questo brano è magico. L'avrò
sentito decine di volte. In cuffia è tutta un'altra esperienza.
Forse sarà stata la concentrazione, l'assoluto relax, il calore la
facile associazione con calore-sole, insomma: una festa.
La struttura del brano è sostenuta dal
fraseggio delle basi ritmiche. Congas e batteria si integrano alla
perfezione. Cosi come il basso, che pur su una linea elementare
doverosamente si incaricano di costruire una trama che ti porta
altrove. La chitarra di Santana poi, all'inizio e dopo il lungo
assolo, si assume il compito di integrare il tutto, in un'amalgama
riuscitissimo.
L'assolo merita una nota a se. Il
batterista, appena ventenne, chissà come doveva sentirsi...a
giudicare dall'espressione che ha nel video, aveva l'aria di
divertirsi un mondo. E l'assolo è stato capace di stregare tutti i
partecipanti, sbragati nella spianata, e il sottoscritto, a distanza
di decenni, sbracato anche lui, ma sulle doghe incandescenti di una sauna di uno
sporting center di periferia....
Il link (meritatissimo) è qui:
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