Due note veloci sull’intreccio perverso fra le "cattive
azioni" e il modo col quale vengono riportate.
Penso che c’e’ un intreccio perverso e pericoloso
nel modo col quale vengono riportate le notizie relative allo scandalo di
turno.Buttarla in caciara è il tentativo evidente.
I fatti. Vengono a galla malversazioni. Si dira, niente di
nuovo. Ok. Purtroppo è un fenomeno esteso, e come diceva qualcuno, più diffuso
di quanto si creda. In altre parole, la punta dell’iceberg focalizza l’attenzione
su di se, ma il “marcio” è anche (o soprattutto) a latitudini inimmaginabili.
Sono piuttosto stanco del modo con il quale si
riportano queste cose, su gran parte della stampa.
Francamente, da trovare da ridere, (e fa ridere,
intendiamoci) intorno alla frase della mamma di Fiorito, che col il lessico di
una donna anziana vissuta in provincia di Frosinone, si esprime come può e
genera umorismo involontario, intorno alle presunte precoci doti intellettive
del suo pargolo, francamente non me ne frega niente.
Cosa cerca il giornalista, non lui da solo, per carità, con questo modo di raccontare adottato dalla gran parte dei suoi colleghi.
Colore ? Trovare la nota comica in mezzo alla tragedia ?
Temo che questo approccio sia funzionale all’incancrenirsi
del problema. E tradisca la volontà tutta beghina, consequenziale al potere, di
considerare episodi questi, quando invece sono
drammaticamente all’ordine del giorno.
Di vedere le foto (reperite dal compiacente di
turno) dei festini…sollevare, a comando, l’indignazione (o la finta
indignazione) dei disperati che con fatica tentano di arrivare a fine mese
mentre costoro festeggiano a champagne…Siamo nella Francia del 1789 ?
La cosa che temo, è che di sottotraccia la ridicolizzazione
depotenzi e ammannisca la giusta incazzatura della popolazione. Susciti al
momento, se va bene, un sentito vaffa per poi subito dopo rientrare nell’alveo
di una rassegnata accettazione del fato, mai come in questo caso “cinico e baro”.
Vorrei ridere di meno (e detto da me è singolare…avendo “fondato”
un’officina che ha il precipuo scopo di pubblicare e produrre contenuti
umoristici…), e veder piangere, questi signori, di più.
Compresi i giornalisti.
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